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grève le 25 novembre en Italie
Sciopero di un’ora di tutto il personale della scuola
grève générale en Italie contre le budget - les fédérations éducation de la CGIL, CISL et UIL appellent à une heure de grève tous les personnels de l’école
jeudi 24 novembre 2005, par
FLC Cgil, Cisl scuola e Uil scuola aderiscono allo sciopero generale del prossimo 25 novembre. L’astensione riguarda tutto il personale docente e ATA operante sia in Italia che all’estero (comparto scuola) e i Dirigenti scolastici ed è fissata in 1 ora, con le seguenti modalità : nel caso di funzionamento antimeridiano, l’ora di sciopero è riferita alla prima ora del turno per il personale ATA o dell’attività didattica della scuola per i docenti ; per le situazioni che operano su pi๠turni continuativi o nelle quali l’attività didattica della scuola si sviluppa in modo continuativo (ad es. : tempo pieno, scuola dell’infanzia, ecc.) lo sciopero, per quanti operano al pomeriggio, è riferito all’ultima ora del turno per il personale ATA o dell’attività didattica della scuola per quanto riguarda i docenti ; per i Dirigenti scolastici lo sciopero riguarda la prima ora dell’orario di servizio.
Le pressioni e le iniziative unitarie, sia a livello confederale che di categoria, hanno imposto al Governo di dare il via libera all’iter conclusivo del contratto, cosa tutt’altro che scontata.
Un risultato di grande rilievo che premia l’impegno e l’ostinata volontà della FLC che, insieme a Cisl e Uil, è intervenuta fin dai primi giorni seguenti la sottoscrizione dell’accordo, per rendere esigibile il diritto dei lavoratori della scuola al proprio contratto.
Siamo consapevoli che un’ora di sciopero è insufficiente e non rende adeguatamente visibile il livello dello scontro. La FLC ha sostenuto con determinazione e forte convinzione nel confronto unitario l’esigenza che la scuola scioperasse per l’intera giornata del 25 novembre, incontrando perಠorientamenti diversi. Una decisione di lotta della nostra sola organizzazione, all’interno di una proclamazione confederale unitaria, non sarebbe stata possibile.
Le motivazioni dello sciopero sono e restano forti e quindi vanno sostenute convintamente.
La finanziaria taglia risorse già assegnate agli Uffici centrali e periferici tra cui quelle da trasferire alle scuole per gli interventi integrativi per i disabili, per il funzionamento amministrativo e didattico, per l’acquisto delle attrezzature, per l’igiene e la sicurezza, per la formazione del personale docente e ATA. Inoltre per il terzo anno non c’è copertura finanziaria per interventi di edilizia scolastica e di copertura della L 626 (sicurezza).
Ma anche i tagli ai comuni avranno ripercussioni sulla scuola : dagli scuolabus alle mense, a supporti per alunni disabili o immigrati.